EPOCA ANTICA
Nel territorio medunese le tracce di epoca romana e pre–romana sono scarse, se non assenti. Alcuni reperti antichi sono rinvenuti in località Corteabbà e nella frazione di Mure.
In entrambe i luoghi si sono recuperati laterizi, reperti marmorei e fibule. A Brische, demolendo la vecchia casa del sacrestano fu recuperata una moneta di Marco Aurelio. In località Corteabbà, nel 1971, fu demolito il capitello dedicato a S. Giacomo per favorire le operazioni di aratura, che già al primo scasso riportarono in superficie alcuni di questi frammenti. Su uno era impressa la scritta “VARISTI”, un altro invece era marchiato con la sigla “T. ATI. PAE. CONCO.” accompagnata da una croce. Tutte le diciture furono identificate come i nomi dei proprietari delle fornaci. Sempre in località Corteabbà fu trovata una testa in marmo di circa 27 centimetri, ora conservata nel museo di Oderzo. Studi eseguiti hanno evidenziato la presenza di scalpellature nella parte posteriore, che inducono a pensare che il reperto facesse parte di un’opera più complessa.
A Mure, durante la costruzione delle vecchie scuole, furono recuperati altri laterizi romani; inoltre, demolendo una casa del XVI secolo, rivide la luce una colonna in granito di forma tronco conica, lunga 1,72 metri e con diametro variabile da 50 a 44 centimetri. Tuttavia non si è certi che quest’ultimo reperto sia effettivamente di origine romana.
Questo spinge a pensare che il territorio, almeno in quei luoghi, non fosse completamente disabitato e le costruzioni potrebbero essere ricollegate alla via consolare Postumia, nome ancor presente nella toponomastica locale. Tuttavia si è più attinenti alla realtà ipotizzando l’origine del paese più in là nel tempo, quanto meno successiva alle invasioni dei Goti e al periodo Longobardo.